Le emozioni, le paure, le speranze e le verità di un pilota della nostra compagnia aerea di bandiera e del suo lavoro considerato da molti ricco di privilegi, ma che in realtà è solo passione e sacrificio, e che nel Dicembre 2008 finisce improvvisamente.
La storia della controversa privatizzazione di Alitalia del 2008 è raccontata in prima persona da uno degli ottocentocinquanta piloti messi a terra insieme a migliaia di assistenti di volo e altro personale di tutti i settori.
L’autobiografia offre una visione degli eventi dal punto di vista di chi ha vissuto il più drammatico e massiccio licenziamento nella storia dell’aviazione italiana.
La reazione dell’autore a questa sfida della vita è un esempio di resilienza formidabile. Senza mai scoraggiarsi, inizia la ricerca di una soluzione per sopravvivere professionalmente sin dal primo giorno in cui perde il lavoro.
Il compito è arduo, ma gli permette di scoprire risorse che non aveva idea di possedere, e gli dà la capacità di trasformare il peggior incubo della sua vita nella migliore opportunità che avesse mai potuto sognare.
Quando il momento di prendere la decisione finale è arrivato sapeva che sarebbe stata decisiva e, probabilmente, per sempre. Ha quindi lasciato l’Italia per trasferirsi molto lontano, in Medio Oriente, nel deserto del Qatar, dove tutto ciò che gli succederà sarà incredibile come il modo in cui tutto è finito in Italia.
In questo destino ignoto, una ricompensa lo stava aspettando: la scoperta dell’amore e l’inizio di una nuova vita, in un viaggio intorno al mondo che è appena cominciato.
Con molto umorismo sono trattati anche alcuni argomenti tecnici, sempre fonte di curiosità per i non addetti, con riferimenti a personaggi e anedotti della storia dell’aviazione.
Per la prima volta in un libro, un pilota racconta com’è la vita in Qatar e, soprattutto, in Qatar Airways, una compagnia molto amata dai passeggeri, ma un incubo per chi ci lavora.
Autore Ivan Anzelotti - ed. Phasar Edizioni